Marò, l’ex ministro Terzi: “L’India gioca coi dadi truccati”

Marcello Viaggio – “Ora basta, abbiamo toccato il fondo!”.  E’ la frase lapidaria con cui l‘ex ministro degli Esteri Giulio Terzi commenta in queste ore sulla sua pagina Fb  gli ultimi sviluppi della vicenda dei Marò in ostaggio in India. “La Pubblica Accusa indiana, su indicazione del governo di New Delhi, pur rinunciando – pare – alla clausola che prevede la pena di morte, formalizza l’accusa di “terrorismo” per i nostri due Fucilieri di Marina in missione antiterrorismo nell’Oceano Indiano, rinviando  nuovamente e per l’ennesima volta l’avvio del procedimento penale a loro carico” scrive Terzi.

“Il Governo indiano gioca una specie di ‘partita al Gioco dell’Oca con i dadi truccati’ – accusa l’ex Ministro – Il governo italiano come ripeto da infinito tempo deve denunciare la vicenda presso gli organismi sovranazionali e presso il Consiglio di Sicurezza Onu, contestare  la giurisdizione indiana, e attivare un arbitrato internazionale”.

“La strategia Monti, – incalza Giulio Terzi – alla quale il Governo Letta ha dato continuità,  che prevede di fatto una “delega all’India” per il processo ai nostri due Marò, continua a rivelarsi  totalmente fallimentare. Basta perdere tempo, bisogna prendere l’iniziativa adesso!”.

L’ex  Ministro degli Esteri  ha recitato un ruolo di primissimo piano nella vicenda. A marzo dello scorso anno i due Marò Massimiliano Latorre e Salvatore  Girone, infatti, avevano fatto ritorno in Italia con il permesso del Governo  indiano per poter votare. L’11 marzo Terzi annunciò che i due fucilieri non avrebbero fatto ritorno in India. Il 21 marzo, invece, in aperta contraddizione con il suo Ministro, Mario Monti annunciò in tv la decisione di rimandarli in India. Il 26 marzo Terzi, in aperto dissenso con tale decisione, si dimise dal Governo