Intervista Beatrice Lorenzin: dal 7 settembre in vigore l’ordinanza sui cani

Pubblicato: 17 settembre 2013 in Attualità

ESCLUSIVA

Marcello Viaggio –  Messina, 9 settembre, una donna di 88 anni è assalita dal cane di famiglia, un dogo argentino; l’anziana muore a causa delle ferite. Roma, quartiere S. Basilio, ancora il 9 settembre, un molosso è sguinzagliato contro due poliziotti dai padroni, che stanno danneggiando un locale pubblico; gli agenti   legano il cane a un’inferriata, l’animale muore soffocato. Frosinone, 15 settembre, una donna di 83 anni muore in seguito all’aggressione di un cane nel piazzale del condominio in cui abita. Tre episodi mortali, in pochi giorni, da un capo all’altro della penisola. Che succede? Ci sono in giro troppi cani aggressivi, i proprietari – tranne il caso delittuoso di S.Basilio – sono in grado di tenerli a bada?

Il 6 settembre è stata pubblicata sulla GU  l’Ordinanza concernente la tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione dei cani  del Ministero della Salute, che introduce nuovi e più restrittivi obblighi a carico dei proprietari di cani.  Nell’ordinanza si conferma in particolare l’obbligo del patentino per chi possiede un cane dichiarato “a rischio”.  Il tutto fa capo al ddl del Ministro Beatrice Lorenzin approvato in Consiglio dei ministri lo scorso 26 luglio. Qual’è lo scopo finale di queste misure? Vengono incontro alle aspettative dei cittadini e delle associazioni animaliste?  Lo chiediamo direttamente a Beatrice Lorenzin.

“Si tratta semplicemente di trasformare in legge le ordinanze sulla sicurezza che vengono finora rinnovate automaticamente ogni dodici mesi da molti anni a questa parte” risponde il Ministro: “Nel ddl c’è la sezione sulla riorganizzazione della veterinaria nel suo complesso e si  disciplina in modo organico il pacchetto “ordinanze sulla sicurezza animale”  in modo da renderne più ordinata e controllata l’applicazione”. E per il futuro? Quali nuove misure ha in preparazione? “Dopo quelli nel ddl presentato a luglio in Consiglio dei Ministri, non abbiamo nuovi provvedimenti allo studio”.

Nelle aree urbane e nei luoghi aperti è obbligatorio tenere il cane al guinzaglio – corto, non più lungo di 1 metro e mezzo – , essere muniti di museruola, raccogliere le feci. Ma i  controlli, che fanno capo alle autorità comunali, raramente vengono effettuati. Poi c’è l’annosa questione delle razze pericolose: Pitbull, Dobermann, Rotweiller… Già, ma non sarebbe il caso di aggiornare una buona volta l’elenco delle razze pericolose, di varare misure più specifiche?

“Tutto è opinabile” risponde la dottoressa  Gaetana Ferri, direttore generale della Sanità animale del Ministero, incaricata dalla Lorenzin di fornirci le risposte tecniche:  “L’elenco  ha sempre sollevato qualche critica, c’è chi vorrebbe metterci dentro qualche specie, chi toglierla. Una volta abbiamo ricevuto le proteste ufficiali dell’ambasciata portoghese perché nell’elenco c’era un cane tipico del Portogallo. In realtà da anni il concetto di razza pericolosa è stato tecnicamente superato, la maggior parte degli episodi infatti avvengono in ambito familiare. Ad esempio ne rimangono vittime bambini o ragazzini lasciati soli con cani grossi o impegnativi”.

Si possono prevenire questi episodi? “Tecnicamente bisogna  fare una grossa opera di formazione. Molti  trattano i cani come oggetti di regalo o di gioco, invece bisogna passare al concetto di possesso consapevole. Nell’ordinanza si  prevede un corso  con un patentino che viene rilasciato a chi vuole diventare proprietario responsabile di un cane. Il patentino, però, è obbligatorio per i padroni di cani che hanno già manifestato istinti aggressivi o sono stati dichiarati “a rischio elevato” dalla Asl. In questo  caso le spese del corso sono a carico del proprietario. Dato il rapporto  simbiotico che si stabilisce, spesso l’aggressività del cane è legata al modo in cui viene gestito dal padrone”.

Come mai ogni anno si rinnovano le ordinanze, senza mai varare una norma definitiva?  “Purtroppo tutte le ordinanze del Ministero hanno una caratteristica di contingenza e urgenza,  e quindi una scadenza annuale. Questa volta però  si tratta di un provvedimento ponte, perché il ddl  Lorenzin prevede di rendere stabili i contenuti dell’ordinanza, naturalmente dopo il vaglio parlamentare. Ragion per cui abbiamo prorogato i contenuti dell’ordinanza, sì, ma solo per 1 anno, proprio per dare tempo al parlamento di legiferare in via definitiva”.

commenti
  1. Costanza A.deR. ha detto:

    Ho aspettato 2 minuti, ma purtroppo l’intervista annunciata non arriva!

  2. costanza A. de R. ha detto:

    Ministro capisco che lei stia cercando di fare del suo meglio, ma penso che sia ancora lontana. Non esistono cani pericolosi, esistono padroni pericolosi, cioè che addestrano il cane ad essere cattivo. Quindi, a cosa serve il patentino…? Quando un cane azzanna una persona vuol dire che è stato talmente maltrattato che non capisce più nulla, allora, bisogna punire ferocemente i proprietari, fare controlli, anche in strada su come viene tenuto il cane, ma, i controlli in Italia sono degli optional, vedi bambini che chiedono elemosina…..
    Dovrebbe esistere una possibilità di controllo sui padroni prima dell’estate per vedere che i cani non siano abbandonati…tutto ciò è molto difficile, ma penso che con un po’ di buona volontà……buon lavoro!

  3. FILIPPO ha detto:

    ministro lorenzin, è inutile stabilire norme sui cani se poi non si effettuano i dovuti controlli per farle rispettare! nel mio quartiere a Roma decine di cani girano indisturbati senza guinzaglio, a fianco di proprietari arroganti che se provi a dire qualcosa ti mandano pure a quel paese, è normale tutto questo in un Paese civile???

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